US Open, l’annuncio di Novak Djokovic poco prima del debutto: tutti sconvolti

Le parole del serbo gelano i fan, ora non sanno più che aspettarsi. Le indiscrezioni sul tennista a ridosso dello US Open fanno scalpore

Al Masters 1000 di Cincinnati una sfida al cardiopalma contro Carlos Alcaraz in finale, l’ha portata a casa nonostante la differenza di età. Una lotta durissima per tre set, quasi quattro ore di gioco. Gli sforzi hanno premiato Novak Djokovic, sfinito col microfono in mano si rivolge allo spagnolo: “Non ti arrendi mai eh?”. Ora però pare che il tennista di Belgrado sia pronto a uscire di scena.

Fan preoccupati per Djokovic, l'annuncio a pochi giorni dallo US Open
Fan di Djokovic in ansia, la notizia scuote il mondo del tennis – grantennistoscana.it (fonte foto Instagram @usopen)

L’annuncio ufficiale non c’è stato ma fonti a lui vicine hanno già rivelato la data del suo addio alla racchetta. Gli appassionati raggelano perché l’ipotesi non è così lontana dall’essere plausibile. Dopo aver visto il saluto di Roger Federer e il comunicato ufficiale di Rafa Nadal, anche il terzo campionissimo di una generazione leggendaria sta per dire basta.

Cercherà di non farsi distrarre dalle indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, perché c’è da conquistare l’ennesimo US Open della sua carriera – sarebbe il quarto, dopo aver vinto nel 2011, 2015 e 2018. A New York sarà testa di serie numero due, esordio contro il francese Muller e possibile scontro ai quarti di finale con Stefanos Tsitsipas. Niente di impossibile, insomma, per uno come lui.

Djokovic a New York per il quarto US Open della carriera

Nel 2021 è andato vicinissimo all’en plein, sfumò di un soffio il quarto Slam dell’anno proprio a New York dove dovette cedere a Daniil Medvedev dopo tre set neanche troppo combattuti. Contro il russo finì 6-4, 6-4, 6-4, forse troppo carico di tensione nervosa Nole che vincendo sarebbe entrato di diritto nella storia del tennis. L’edizione del 2022 invece non l’ha proprio visto comparire a Flushing Meadows e lo sport c’entrava poco e niente.

Djokovic pronto a prendersi il quarto US Open, come arriva a New York
A Cincinnati Djokovic ha battuto Carlos Alcaraz in tre set – grantennistoscana.it (fonte foto ANSA)

In quell’occasione infatti il CDC (Centro di Controllo e di Prevenzione delle Malattie) Gli negò l’ingresso negli Stati Uniti perché non in possesso di vaccinazione contro il Covid-19. Lo stesso trattamento lo aveva ricevuto agli Australian Open, tutti ricordiamo ancora il suo ‘esilio’ nella stanza d’albergo. Ora nessun ostacolo si frappone tra lui e la vittoria del suo quarto Slam newyorchese. Il primo lo strappò a niente meno che Rafa Nadal nel 2011, il secondo a Roger Federer nel 2015 e il più recente a Juan Martìn del Potro nel 2018.

Ci arriverà spinto dal vento del trionfo, visto che a Cincinnati ha avuto la meglio contro l’attuale numero uno del mondo, il talento di El Palmar, Carlos Alcaraz. Tre set che definire travagliati sarebbe un eufemismo, i due si sono dati del filo da torcere fino all’ultima pallina. Dopo tre ore e 49 minuti il tabellone luminoso segna: 5-7, 7-6, 7-6. Tra l’altro il serbo ha rischiato di dare forfait proprio in mezzo alla gara visto che ha accusato un malore per il caldo eccessivo e ha dovuto chiedere l’intervento di un medico, fatto che conferisce ancora più valore alla vittoria. È il suo terzo successo in Ohio e potrebbe essere uno degli ultimi, almeno stando alle dichiarazioni di Radmilo Armenulic, l’ex coach tra gli altri di Goran Ivanisevic.

Dopo Federer, anche Nadal e Djokovic dicono addio

Roger Federer è già andato in pensione da circa un anno, l’ultima gara ufficiale in Laver Cup a settembre del 2022. Rafa Nadal ha annunciato il ritiro in conferenza stampa solamente qualche mese fa, un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato tutti. Il maiorchino ha voluto prendersi una pausa, saltando diversi appuntamenti importanti, uno su tutti il Roland Garros. Il 2024 sarà l’ultimo anno sui campi da tennis per lui.

Djokovic dice addio al tennis? Secondo un ex giocatore è arrivato il momento
Federer ha già lasciato un anno fa, ora tocca a Nadal e Djokovic – grantennistoscana.it (fonte foto ANSA)

“Non è una decisione che sto prendendo io ma il mio corpo”, ha esordito e poi sulle competizioni cui intende partecipare ammette: “Difficile fare previsioni, non so se sarò in grado di competere ancora. Vorrei giocare qualche torneo importante, per esempio le Olimpiadi di Parigi. Probabilmente sarà il mio ultimo anno nel circuito professionistico ma non posso confermarlo al 100%, vedremo cosa succederà”. A torturarlo negli ultimi anni un fastidioso infortunio al piede che l’ha costretto a iniezioni dolorifiche quotidiane. Un problema causato dalla sindrome di Mueller-Weiss, rara patologia degenerativa.

Secondo Radmilo Armenulic, ex allenatore di Ivanisevic, sarebbe arrivato il momento anche per Djokovic di mollare, l’ultimo del trio leggendario: “L’età si fa sentire, non ha più la stessa velocità o la stessa concentrazione di una volta. Vuole giocare, è normale. È difficile chiudere una carriera, spero ascolterà il proprio corpo quando arriverà il momento”. Come se ne accorgerà? La risposta del coach serbo ai microfoni di informer.rs è concisa: “Vedrà che gli mancheranno sempre 10 o 15 centimetri per arrivare su una palla. Dovrebbe prendere questa decisione da solo, dirà tra sé e sé: ‘Ho giocato abbastanza, non voglio essere strapazzato da ragazzini e perdere partite che normalmente vincerei”.

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