Vacanze addio, l’allarme delle compagnie low cost: il costo dei voli andrà alle stelle

Continua il caro voli e le compagnie low cost stanno perdendo il loro punto di forza: biglietti a prezzi contenuti per viaggiare ovunque.

Le compagnie aree low cost negli ultimi hanno rivoluzionato non poco il modo di viaggiare. Fino a qualche anno fa, infatti, era impensabile visitare una capitale europea per il fine settimana spendendo una cifra ben sotto la media delle compagnie di bandiera. Insomma, i confini si sono estesi a dismisura. E così sempre più persone che risparmiavano tutto l’anno per potersi permettere una vacanza hanno iniziato a viaggiare di più grazie ai prezzi dei biglietti molto allettanti nonché accessibili.

allarme voli low cost
Molte mete quest’anno saranno irraggiungibili per questo motivo – grantennistoscana.it

Insomma, il mondo tutto d’un tratto è diventato economico e a portata di gate. Anche perché partendo solo per qualche giorno, in molti casi il bagaglio a mano andava più che bene abbassando quindi ancora di più il prezzo finale dei biglietti. Il Covid ha fatto una sorta di controrivoluzione e come sappiamo più che bene, il turismo è stato uno dei settori più impattati dalla pandemia.

Se era diventato un pericolo andare a fare la spesa, figuriamoci spostarsi in un’altra regione o addirittura Paese. E così, cancellazione dopo cancellazione, le compagnie aeree hanno registrato delle perdite incalcolabili. E gli effetti di una crisi simile si sentono ancora oggi. Tant’è che per far quadrare i conti il costo dei biglietti è aumentato. Niente di allarmante, si pensava, solo un fase transitoria necessaria per far riprendere un settore in ginocchio. Ma così non è stato.

Caro viaggi: la denuncia di Assoutenti per i prezzi alle stelle per l’estate 2023

Complice anche il caro bollette e l’aumento generalizzato dei prezzi per via della guerra in Ucraina, infatti, viaggiare è tornato a essere un lusso ad appannaggio esclusivo di pochi. Giusto per rendere l’idea del costo a volte anche esorbitante dei biglietti, si è arrivati a pagare perfino 696 euro per la tratta Roma-Rodi. Stiamo parlando di un prezzo più simile a un volo intercontinentale. Per non parlare poi delle mete più esotiche come le Maldive o Zanzibar, per le quali il costo dei biglietti aerei oscillava tra i 1400 e i 1700 euro.

Quanto costano i biglietti aerei
Quest’estate si sono registrati in tutta Italia dei prezzi alle stelle anche per tratte di breve durata – Grantennistoscana.it

Insomma, non proprio spese alla portata di tutti. Specialmente poi se si abita in Sicilia o in Sardegna, dove i costi dei biglietti sono di base ancora più alti. Ecco perché questa estate l’associazione Assoutenti che tutela i diritti dei consumatori ha denunciato i prezzi alle stelle dei biglietti aerei. A causa del costo proibitivo dei biglietti, infatti, molti italiani hanno dovuto ridimensionare se non addirittura  rinunciare alle vacanze. La situazione però è estremamente complicata e non di facile soluzione.

L’approvazione del decreto Omnibus, infatti, sembra non aver sortito gli effetti sperati, almeno per quanto riguarda le compagnie aeree low cost. E anche se non si tratta di un testo definitivo, il suo contenuto ha fatto già discutere non poco. Per contrastare il caro voli, infatti, il governo Meloni ha deciso di imporre il blocco degli algoritmi, responsabili dell’aumento dei prezzi. Ma cosa significa esattamente?

Cosa prevede, in breve, il decreto Omnibus sui voli? Facciamo chiarezza

In altre parole, la norma approvata dal Cdm vieta la fissazione dinamica delle tariffe, modulata in relazione al tempo della prenotazione, da parte delle compagnie. Nello specifico poi, non varrebbe più la fissazione dinamica nel caso in cui si prenoti un volo dalle isole o durante il periodo di alta stagione, come è l’estate che ha causato dei rincari davvero esagerati. Ma non solo. Il governo Meloni, infatti, ha valutato diversi aspetti critici legati proprio al caro volo e alla condotta delle compagnie aeree.

Cos'è il decreto omnibus
Cosa prevede il decreto Omnibus contro il caro voli? – (Foto ANSA) – Grantennistoscana.it

La norma prevede anche che venga abolita la fissazione se il prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori è del 200% superiore alla tariffa media del volo. Insomma, è una questione abbastanza complessa che ripensa nel profondo il modo in cui hanno agito le compagnie aeree in questi anni. Anche perché nel decreto si considera “pratica commerciale scorretta” l’uso di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe. I modi in cui avvengono le procedure automatizzate sono due:

  • Attività di profilazione web;
  • Tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni;

In entrambi i casi si è di fronte a un modalità illecita di acquisizione delle informazioni sull’utente. I prezzi quindi sono il risultato di una profilazione personale dagli effetti potenzialmente discriminatori per alcuni utenti rispetto ad altri. Pensata così, infatti, la profilazione implica picchi di fronte non solo in caso di alta stagione, ma anche in occasione di incidenti ed eventi calamitosi che rendono l’aereo necessario, ad esempio, se è l’unico mezzo di trasporto disponibile e fruibile. Le compagnie aeree però non sono rimaste in silenzio.

La risposta delle compagnie aeree al decreto del governo Meloni: il costo dei voli sarà ancora più alto?

Immediata la risposta delle compagnie aeree low cost a seguito del decreto Omnibus. Stando, infatti, ad Alessandro Fonti, Presidente di Aicalf, l’Associazione Italiana delle Compagnie Aeree Low-Fare, la presente norma rischia solo di creare un “pericoloso precedente a un settore la cui liberalizzazione ha portato in questi anni benefici enormi ai cittadini italiani ed europei“.

Ma non solo. Per Fonti questa restrizione degli spazi di libero mercato è in contrasto con la normativa europea, come ha sottolineato la stessa EasyJet che non ha dubbi. “Ogni limitazione di questa libertà avrebbe come conseguenza una riduzione dell’offerta di trasporto aereo e della concorrenza tra compagnie nel mercato italiano“, ha spiegato EasyJet. E i danni registrati da una simile manovra non impatteranno solo i consumatori, ma anche l’economia del Paese.

Protesta compagnie low cost
EasyJet e Ryanair hanno paventato il rischio di un aumento dei prezzi dei biglietti se il governo Meloni non rivede il contenuto del decreto – Grantennistoscana.it

Per la compagnia low cost inglese insomma il rischio che il costo dei voli aumenti anziché diminuire è più concreta che mai. “Il Governo purtroppo rimarrà deluso quando scoprirà che l’effetto di questo decreto sarà di avere trascinato mercato e consumatori indietro di decenni, quando volare era un privilegio per pochi“. E non si tratta per EasyJet di uno scenario distopico, ma di una certezza. La compagnia, infatti, è fermamente convinta che il decreto, se confermato in questi termini, causerà una riduzione dell’attrattività del mercato italiano per le compagnie aeree.

Un po’ come ha già fatto Ryanair che ha cancellato ben dieci tratte per la Sardegna e a tante altre in tutta Italia come risposta al decreto. E così, i voli costeranno di più non solo perché ci saranno meno compagnie aeree disposte a lavorare per gli aeroporti italiani, ma anche perché ci saranno meno tratte a disposizione con un conseguente innalzamento dei prezzi. Forse più di quanto si paghi ora per un Olbia-Roma.

La tratta, infatti, è arrivata a costare anche 410 euro come ha denunciato il presidente dell’Adiconsum regionale della Sardegna Giorgio Vargiu. “Un volo della durata di pochi minuti per un collegamento nazionale non può arrivare a costare come un biglietto per un viaggio intercontinentale di 10 ore“, ha affermato Vargiu. In attesa dei prossimi sviluppi e riunioni sul caro voli però, ci si chiede se la prossima estate sarà più cara di quella appena trascorsa.

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