Velocità di battuta, i record del mondo sono questi: numeri da brividi

Chi è il servitore più letale di sempre nella storia del tennis? I recordman della battuta raggiungono velocità davvero impressionanti. 

Il servizio è un colpo fondamentale nel gioco e forse anche quello meno “naturale” da apprendere. Vediamo chi sono i più grandi specialisti alla battuta e i primati (anche quelli più insoliti) che hanno raggiunto.

record servizio nel tennis
Chi ha servito la palla più veloce di sempre in battuta? – grantennistoscana.it

Chi ama il tennis lo sa benissimo: il servizio è una componente fondamentale del gioco. Una prima giocata alla grande consente all’atleta di chiudere subito il punto e tenere il game. È cruciale infatti evitare il break (ovvero impedire all’avversario di vincere il game nel proprio turno di battuta).

Non per nulla alcuni tennisti hanno costruito le loro fortune su questo fondamentale, basando buona parte del proprio gioco sugli ace, ovvero sui punti realizzati direttamente col servizio, senza che l’avversario riesca a toccare la pallina, o sulle prime vincenti. Un turno di servizio portato a casa relativamente in tranquillità permette al tennista di concentrarsi meglio sul game di risposta, dove dovrà difendersi dal servizio dell’avversario e provare a sua volta a fare il break.

Servizio, è soprattutto una questione di tecnica

Spesso si crede che il servizio sia una semplice questione di potenza. Non è esattamente così, anche se la potenza naturalmente gioca la sua parte. Nel servizio c’è un mix di cose che conta.

tecnica è fondamentale nella battuta
La tecnica di esecuzione nel servizio è a dir poco fondamentale – grantennistoscana.it

Innanzitutto la tecnica. Il servizio infatti è il colpo più difficile da imparare. Tanto che nelle scuole tennis non viene insegnato subito, dato che richiede una meccanica particolare e tempo di apprendimento. È un colpo certo non naturale come può essere il dritto. Spesso la parte più difficoltosa del servizio è il movimento di discesa e risalita un tempo chiamato mulinello. In altre parole è la fase di accelerazione dove la racchetta del tennista scende dietro la schiena per risalire successivamente e andare a colpire la pallina.

Oltre alla tecnica ci sono anche la velocità impressa alla pallina, l’abilità nel trovare l’angolo giusto, la percentuale di prime battute tenute in campo e di prime vincenti (che non sono gli ace: la prima vincente si registra quando l’avversario tocca la palla ma sbaglia e il punto alla fine va a chi ha il turno di battuta).

Battute sempre più potenti, ecco perché le velocità sono aumentate

Anche una buona seconda palla può incidere in maniera determinante. Va poi considerato l’attrezzo per eccellenza del tennis, ovvero la racchetta. Col tempo l’innovazione tecnologica ha fatto passi da gigante trasformando le racchette da tennis in armi sempre più letali – sportivamente parlando – capaci di far viaggiare le palline a velocità impensabili rispetto a qualche anno fa.

perché il servizio è sempre più rapido
Diversi motivi spiegano la velocità sempre crescente del servizio – grantennistoscana.it

Anche le superfici da gioco, nel frattempo, si sono sempre più evolute. Il che significa, all’atto pratico, che i tennisti attuali sono indubbiamente avvantaggiati al servizio rispetto ai colleghi che li hanno preceduti sul rettangolo di gioco.

Al momento i tennisti più forti del circuito ATP sono in grado di superare i 200 km orari al servizio senza problemi. Merito, come detto, anche delle nuove racchette e delle nuove superfici oltre che della loro bravura.

La top 10 delle battute più veloci della storia

Ma quali sono i servizi più veloci di sempre? Nella classifica sottostante trovate le 10 battute più veloci di sempre.

10 tennisti più veloci al servizio
Chi sono i “velocisti” della battuta nel tennis? – grantennistoscana.it

Insieme al nome del tennista, potrete leggere anche l’anno e il luogo in cui il colpo è stato registrato. Scopriamo dunque chi ha scagliato le “fucilate” più rapide della storia del tennis.

  1. Sam Groth – 263 km/h – registrato nel 2012 – Challenger Busan (Corea del Sud)
  2. Albano Olivetti – 257.5 km/h – registrato nel 2012 – Challenger Bergamo
  3. John Isner – 253 km/h – registrato nel 2016 – Coppa Davis
  4. Ivo Karlovic – 251 km/h – registrato nel 2011 – Coppa Davis
  5. Jerzy Janowicz – 251 km/h – registrato nel 2012 – Challenger Szczecin (Polonia)
  6. Milos Raonic – 250 km/h – registrato nel 2012 – Rogers Cup
  7. Andy Roddick – 249 km/h – registrato nel 2004 – Coppa Davis
  8. Joachim Johansson – 245 km/h – registrato nel 2004 – Coppa Davis
  9. Feliciano Lopez – 245 km/h – registrato nel 2014 – Queen’s
  10. Marius Copil – 244 km/h | registrato nel 2016 – Anversa

Record al servizio: primatisti “ufficiosi” e “ufficiali”

Come visto, il primato nella classifica dei servizi più veloci di sempre spetterebbe all’australiano Sam Groth. È stato lui a scagliare una pallettata alla terrificante velocità di 263 km/h durante il match contro Uladzimir Ihnacik. Era il 12 maggio 2012, nell’ATP Challenger di Busan, in Corea del Sud.

battuta più rapida della storia
L’australiano Sam Groth, detentore “ufficioso” della battuta più veloce mai registrata (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Usiamo il condizionale perché, sfortunatamente, Groth non può fregiarsi ufficialmente come servitore più veloce della storia del tennis. Il suo record infatti non è riconosciuto a livello ufficiale dall’ATP. Questo perché è stato registrato nel corso di un torneo Challenger. Gli strumenti di rilevazione impiegati durante questi tornei presentano una variabilità troppo alta. Dunque molti dati sulla velocità delle palline non possono essere omologati.

Va anche detto però che, come confermato dalla stessa ATP, a Busan veniva impiegata un’apparecchiatura di rilevazione della velocità omologata e dunque del tutto simile a quella usata nei tornei ATP. Perciò la velocità del colpo al fulmicotone di Sam Groth, anche se non ufficializzabile, va ritenuta comunque affidabile. Magra consolazione per il tennista australiano che deve accontentarsi di detenere il “primato morale” del servizio più rapido di sempre.

Stessa sorte anche per il francese Albano Olivetti. L’ATP non ha riconosciuto nemmeno il suo record. Sempre nel 2021, Olivetti aveva servito al Challenger di Bergamo alla velocità supersonica di 257.5 km/h.

Chi è il recordman ATP al servizio

Scartate le prime due piazze del podio del servizio, bisogna scalare di un gradino per trovare il primo record ufficiale alla battuta. Il primato ufficiale spetta infatti a uno specialista del servizio come John Isner. Facilitato dai suoi 208 cm di altezza, Isner (non a caso soprannominato “Long John”) è capace di sferrare colpi incredibili al servizio. Che si traducono, spesso e volentieri, in un numero enorme di ace.

recordman al servizio
John Isner, uno dei più formidabili specialisti del servizio (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Non è certo casuale che detenga anche il record di ace messi a segno in un singolo match di tennis. Isner lo stabilì durante l’epico match di Wimbledon del 24 giugno 2020 – durato 11 ore e 5 minuti! – contro Nicolas Mahut.

Fu un incontro lunghissimo, il più lungo di questo sport, spalmato su tre giorni, e che alla fine vide Long John imporsi sul suo avversario per 6-4 3-6 6-7(7) 7-6(3) 70-68. Isner realizzò la cifra monstre di 113 ace, ma anche il suo rivale si difese niente male con 103 ace. In totale i due tennisti misero insieme la bellezza di 216 ace in una sola partita, un altro record difficilmente battibile.

Record di ace

Malgrado tutto, però, John Isner non detiene il record assoluto di ace realizzati nel corso della carriera. Dal 1991 l’ATP tiene anche una statistica ufficiale degli ace complessivi.

recordman di ace in carriera
Ivo Karlovic, il recordman di ace in carriera (Foto Ansa) – grantennistoscana

Sono conteggiati gli ace serviti nei tabelloni principali degli ATP World Tour, degli Slam. Dal 2008 sono compresi anche gli ace delle Olimpiadi, ma non quelli della Coppa Davis.

Il record degli ace complessivi, come dicevamo, non spetta a Isner, che resta il recordman in una singola gara. Il primato in questo caso appartiene al gigante croato Ivo Karlovic (2,11 metri di altezza), seguito proprio da Isner e da Roger Federer.

Karlovic ha raggiunto il suo record di servitore più micidiale della storia il 7 ottobre 2015 al China Open. Dopo quel match è diventato il tennista con più ace serviti durante la carriera, totalizzando 10.247 colpi vincenti. Curiosamente strappò il record di primatista degli ace a uno dei suoi più celebri connazionali: Goran Ivanisevic, capace di trionfare a Wimbledon nel 2001 dove si era presentato da wild card.

Ivo Karlovic detiene anche il record di ace in un incontro di due set su tre. Lo realizzò il 19 giugno 2015, ai quarti di Halle, dove servì 45 ace contro il ceco Tomas Berdych (battuto per 7-5 6-7(8) 6-3). Il tennista croato superò così il suo precedente record di 44 ace stabilito a Zagabria, condiviso a pari merito con Mark Philippoussis (a Kuala Lumpur nel 1995).

Record di ace complessivi in carriera: i primi 10 tennisti

Va anche ricordato che i servitori più “datati” pagano lo scotto del fatto che solo dal 1991 esiste un conteggio ufficiale ATP degli ace complessi. Ad esempio Ivanisevic è entrato nel circuito professionistico nel 1998.

record di ace in carriera
Chi ha fatto più ace di tutti in carriera? – grantennistoscana.it

Ecco comunque la classifica degli ace complessivi:

  1. Ivo Karlovic – 13.599 ace – 687 partite (19,8 ace a partita)
  2. John Isner – 12.266 ace – 675 partite (18,2 ace a partita)
  3. Roger Federer – 11.365 ace – 1455 partite (7,8 ace a partita)
  4. Goran Ivanisevic – 10.131 ace – 731 partite (13,8 ace a partita)
  5. Feliciano Lopez – 9.639 ace – 919 partite (10,5 ace a partita)
  6. Andy Roddick – 9.068 ace – 776 partite (11,7 ace a partita)
  7. Pete Sampras – 8.713 ace – 792 partite (11 ace a partita)
  8. Sam Querrey – 8.267 ace – 653 partire (12,7 ace a partita)
  9. Ivan Ljubicic – 8.121 ace – 680 partite (11,9 ace a partita)
  10. Richard Krajicek – 7.648 ace – 606 partite (12,6 ace a partita)

Ace, altri record

Ivo Karlovic detiene anche il record per l’ace di seconda più veloce. Lo stabilì nel 2007, nei quarti di finale di Washington, dove mise a segno una seconda di servizio con una staffilata che fece rilevare una velocità di 232 km/h.

altri record di ace
Andy Murray detiene un record singolare al servizio (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Ma c’è anche il record opposto, quello di ace più lento della storia. Lo ha fatto segnare Andy Murray nella semifinale degli US Open 2012 contro Tomas Berdych. Il suo avversario non riuscì a toccare la sua seconda di servizio, lenta e centrale. Colpa del vento che aveva deviato parecchio la traiettoria del servizio di Murray, traendo così in inganno il tennista ceco che si era spostato in precedenza per ribattere il colpo. Il servizio vincente del campione britannico andava alla velocità di circa 128 km/h, decisamente pochi per quei livelli.

Un americano, Sam Querrey, detiene invece il record degli ace consecutivi. Il tennista di San Francisco ne ha collezionati ben 10 di fila nel 2007, nel match con James Blake nei quarti di finale dell’Indianapolis Tennis Championship. Il suo primato è stato eguagliato dal connazionale Reilly Opelka, nel 2016, ma si trattava di un incontro di qualificazione del Challenger di Lexington. In compenso Opelka può vantare sicuramente il record di ace realizzati in una singola settimana di torneo: ben 156 durante il New York Open del 2019.

E in un singolo torneo? In questo caso il record appartiene al già noto John Isner, capace di realizzarne 214 a Wimbledon nel 2018. Sempre il torneo di Wimbledon ha assistito al record di ace in una finale del Grande Slam. Il primatista, neanche a dirlo, è il signore assoluto dell’erba londinese: sua maestà Roger Federer che totalizzò 50 ace nella finale di finale di Wimbledon 2009 (terminata 16-14 al quinto set) contro un altro specialista del servizio come Andy Roddick.

Il detentore del record del maggior numero di ace in una singola stagione è Goran Ivanisevic, che nella stagione 1996 ne ha serviti 1477 in un anno.

I servitori più letali del mondo

Abbiamo più volte menzionato Ivo Karlovic. E non è un caso. Molto probabilmente è lui, classe 1979, il servitore più micidiale della storia della disciplina. Non solo detiene il record complessivo di ace e la media più alta a partita (quasi 20 a match), ma anche la percentuale di game vinti al suo turno di battuta: 92,1%. Fare un break contro di lui (che ha giocato l’ultimo match nel 2021, a 42 anni) era un’impresa da segnarsi sul calendario.

servitori più forti di sempre
Ivo Karlovic, Milos Raonic, Reilly Opelka: tre dei più forti servitori di sempre (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Il suo servizio più veloce ha fatto rilevare la velocità di 251 km/h. Un’arma che però non è valsa a rendere vincente la carriera di Karlovic. Il suo piazzamento migliore nel ranking ATP è stato il 14° posto del 2008 e il miglior risultato in un torneo del Grande Slam i quarti di finale a Wimbledon nel 2009.

Fa paura al servizio anche il canadese Milos Raonic, terzo tennista con la miglior battuta del circuito ATP. Quando serve Raonic si aggiudica il 91% dei game. Anche lui, malgrado la potenza della sua battuta, non si è mai imposto nell’olimpo dei migliori tennisti.

Anche se a un certo punto della carriera – nell’anno del suo migliore risultato nel Grande Slam, la finale di Wimbledon 2016 persa contro Andy Murray – era arrivato fino al terzo posto della classifica ATP, non è mai riuscito a insidiare veramente l’egemonia dei Big Four (Djokovic, Nadal, Federer, Murray).

Un altro grande specialista della battuta è l’americano Reilly Opelka (che sovrasta quasi tutti i suoi colleghi dall’alto dei 2,11 metri). La sua abilità al servizio gli permette di tenere una media di 18,7 ace a match e di aggiudicarsi il 90% dei game al suo turno di battuta. Anche lui però non è riuscito finora a tradurre la sua potenza al servizio in un ranking ATP al top (il suo miglior risultato è il n. 17 nel febbraio 2022).

Quanti tipi di servizio ci sono?

Come abbiamo visto il servizio è fondamentale per riuscire a impostare il gioco secondo schemi prestabiliti (serve and volley). È anche l’unico colpo che permette di chiudere lo scambio senza che questo di fatto abbia inizio. Inoltre ci si può allenare al servizio anche senza partner.

diversi tipi di servizio
Ci sono diversi modi di servire la prima palla – grantennistoscana.it

In sostanza, il servizio è un colpo che dipende esclusivamente dal singolo tennista e questo basta a spiegarne l’importanza cruciale. Ma quanti tipi di servizio esistono? Ce ne sono almeno tre: servizio piatto, servizio slice e servizio in kick.

  • Servizio piatto. Si tratta di un colpo veloce che però in realtà ha sempre un poco di rotazione. Il servizio piatto si impiega per battere una prima di servizio. Con questa battuta si cerca di fare il punto direttamente o di facilitarsi nel colpo successivo. Anche in questo caso la direzione del colpo ha un ruolo importante: il servizio piatto può colpire al centro, al corpo o all’esterno.
  • Servizio slice. Con questo colpo – un’alternativa alla prima – il giocatore cerca di imprimere alla pallina una rotazione laterale e una traiettoria a uscire. Si usa per aprirsi il campo. Rappresenta anche una tattica per cercare di spingere l’avversario a rispondere in maniera sbagliata.
  • Servizio in kickViene utilizzato perlopiù nella seconda di servizio. Anche col servizio in kick si mira a imprimere una rotazione alla palla, stavolta però con una traiettoria che fa passare la pallina alta sopra la rete con ridottissimo margine di errore. Il tennista che serve in kick non cerca dunque di fare un punto di diretta ma di eseguire un colpo al tempo stesso difficile da ribattere – andando a colpire in profondità e con un rimbalzo alto – e sicuro (un altro errore porterebbe al secondo fallo e alla perdita del punto).

Infine c’è anche un quarto colpo, un po’ fuori dagli schemi: il servizio dal basso. Si tratta di uno stratagemma usato da alcuni tennisti per sorprendere il rivale quando si è posizionato lontano dalla riga di fondo per prepararsi meglio alla risposta. Il servizio dal basso è una soluzione a mezza via tra il colpo di genio e la furbata, non particolarmente gradito agli atleti che lo subiscono. Ma questo fa parte dello sport, così come della vita.

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