Le acque non sono tutte uguali: ecco quale dovresti scegliere in base alle tue esigenze

C’è acqua e acqua. E non è solo questione di gusti: la scelta può incidere direttamente sulla nostra salute, nel bene o nel male.  

Chiare, fresche, dolci acque, declamava il Poeta. E buone, è il caso di aggiungere. L’acqua senza la quale non possiamo vivere, e che tutti beviamo ogni giorno, è un liquido meno neutrale e impersonale di quanto si tenda a pensare. Un’acqua non vale l’altra. E per fortuna ce n’è per tutti i gusti e per ogni età. Scopriamo insieme qual è il suo vero ruolo nel nostro organismo.

acqua tipologie diverse quale scegliere
La maggior parte di noi trascura il fatto che bere la giusta quantità d’acqua ogni giorno è indispensabile. (Grantennistoscana.it)

Spesso dimentichiamo che l’acqua è un elemento fondamentale per la salute e il benessere di ogni essere umano, e il più delle volte non ci rendiamo conto di quanto questo bene sia prezioso (e, ahinoi, sempre più raro). Soprattutto, la maggior parte di noi trascura il fatto che bere la giusta quantità d’acqua ogni giorno è indispensabile. E che è fondamentale scegliere quella più adatta per ciascuno. Le differenze possono essere molteplici, a partire dal tipo e dalla quantità di elementi presenti, che generano effetti diversi sull’organismo e sul metabolismo di ognuno di noi.

Perché senza acqua non possiamo vivere

Partiamo dalle basi. In un individuo adulto più del 50% del peso corporeo è costituito da acqua, e nei bambini la percentuale può addirittura sfiorare l’80%. L’acqua svolge una funzione indispensabile: regola la digestione, il livello della temperatura corporea e la corretta lubrificazione della pelle, dei polmoni e dei tessuti degli occhi. Non solo: consente alle sostanze nutritive e agli ormoni di arrivare alle cellule, che a loro volta sono costituite in larga parte di acqua. E naturalmente permette di eliminare le scorie attraverso l’urina. Oltre a essere parte essenziale di molti liquidi biologici e delle secrezioni di importanti apparati del nostro organismo.

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Vi sono principalmente 4 tipologie di acqua minerale in bottiglia: il criterio principale è dato dal residuo fisso, cioè la quantità di sali disciolta in un litro. (Grantennistoscana.it)

Il fabbisogno giornaliero di acqua è pari a circa 2-2,5 litri. Di questi, almeno 1 litro e mezzo deve essere acqua in senso stretto, mentre il resto può essere assimilato da altre bevande e alimenti, frutta e verdura in primis. Naturalmente stiamo parlando di valori medi, da prendere come indicazione standard. Se si fa molto sport o si vive o lavora in ambienti particolarmente caldi e secchi, naturalmente, il fabbisogno idrico aumenta. Un consiglio che vale per tutti però è quello di bere al mattino appena svegli, a digiuno: è un trucco molto efficace per diminuire il gonfiore addominale.

La prima grande alternativa è quella tra l’acqua minerale in bottiglia e quella del rubinetto di casa. Premesso che tutte le acque contengono un quantitativo più o meno importante di sali minerali, la differenza fondamentale sta nel fatto che l’acqua acquistata al supermercato proviene da ambienti geologici naturalmente protetti e controllati, che ne garantiscono la purezza microbiologica e la stabilità di composizione. Le acque di acquedotto, invece, possono provenire da diversi fonti – laghi, fiumi, sorgenti sotterranee – ma vengono naturalmente purificate e potabilizzate prima del consumo. Vediamo ora nel dettaglio le diverse tipologie di acqua minerale.

A ciascuno la sua acqua (minerale)

Vi sono principalmente 4 tipologie di acqua minerale in bottiglia: il criterio principale è dato dal residuo fisso, cioè la quantità di sali disciolta in un litro. L’acqua più leggera ha un residuo fisso non superiore a 50 mg/litro. Quella oligominerale o leggermente mineralizzata, inferiore a 500 mg/litro. Quella medio-minerale tra 500 e 1.500 mg/litro. E quella più ricca di sali supera i 1.500 mg/litro. In quest’ultimo caso, l’assunzione è consigliata sotto controllo medico poiché può avere proprietà terapeutiche.

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I sali minerali sono così importanti per noi esseri umani da essere definiti “elementi essenziali”: si suddividono in micronutrienti e oligoelementi. (Grantennistoscana.it)

Le acque minerali possono tuttavia distinguersi anche per la prevalenza di un tipo particolare di sale, con una funzione specifica per il benessere dell’organismo. Abbiamo così le acque bicarbonate (bicarbonato > 600mg/litro), solfate (solfati > 200 mg/litro), clorurate, calciche, magnesiache, fluorate, ferruginose, acidule e sodiche. I sali minerali sono così importanti per noi esseri umani da essere definiti “elementi essenziali: si suddividono in micronutrienti (calcio, magnesio, sodio, potassio, fosforo, zolfo e cloro) e oligoelementi (ferro, rame, cobalto, manganese, molibdeno, iodio, selenio e zinco). Le acque minerali ne sono ricche, ma non tutte allo stesso modo: ecco perché è importante leggere bene le etichette e scegliere quella più adatta a noi.

Le virtù delle acque “speciali”

Le acque bicarbonate sono indicate per chi soffre di ipersecrezione gastrica e certi tipi di calcoli renali, per esempio. Quelle solfate sono lievemente lassative, per cui vanno bene in caso di insufficienze digestive. Quelle clorurate sono purgative e svolgono un’azione riequilibrante dell’intestino, delle vie biliari e del fegato. Quelle calciche agiscono su stomaco e fegato e sono l’ideale durante la crescita, in gravidanza o menopausa e nelle persone anziane, in quanto aiutano a  prevenire osteoporosi e ipertensione.

E ancora: le magnesiache alleviano lo stress, prevengono l’arteriosclerosi e favoriscono il corretto funzionamento del sistema nervoso. Quelle fluorate rinforzano la struttura dei denti, prevenendo le carie, e combattono l’osteoporosi. Quelle ferruginose sono un toccasana contro l’anemia e andrebbero assunte da chi ha carenza di ferro o deve assumerne molto (bambini, adolescenti e donne in gravidanza). Infine le acidule (vedi l’effervescente naturale) sono adatte a chi soffre di problemi gastrici, le sodiche aiutano a recuperare i sali persi durante l’attività sportiva e quelle povere di sodio sono indicate per contrastare la pressione alta.

Insomma, a ogni età corrisponde un’acqua diversa, a seconda degli elementi che abbiamo bisogno di integrare nell’organismo in quella particolare fase della nostra vita. Ai bambini è meglio dare un’acqua medio minerale ricca di calcio, magnesio e fluoro. Agli adolescenti un’acqua medio minerale, bicarbonato calcica e magnesiaca. E per gli adulti bisogna scegliere un’oligominerale o medio minerale, a seconda degli stili di vita, mentre per le donne incinte o in menopausa l’ideale è un’acqua calcica. Infine, gli anziani dovrebbero optare per un’acqua calcica e solfato magnesica.

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