Arachidi, fanno bene solo a certe condizioni: altrimenti meglio non mangiarle

Le arachidi – o noccioline americane – sono molto buone e fanno anche bene. Tuttavia devono essere mangiate solo a certe condizioni.

Sfiziose, saporite e nutrienti: non c’è aperitivo che si rispetti in cui non vengono servite le arachidi. Tutti siamo convinti che facciano bene alla salute e, in parte è vero. Ma per ottenere il meglio dalle noccioline americane è necessario rispettare alcune condizioni altrimenti è meglio non mangiarle.

Arachidi, proprietà nutritive
Le arachidi devono essere consumate a determinate condizioni/ Grantennistoscana.it

Le arachidi sono un alimento molto consumato dagli sportivi. Chi si allena in palestra fa largo impiego del burro di arachidi in quanto si tratta di un prodotto ricchissimo di proteine e di grassi insaturi, i cosiddetti “grassi buoni”. Pur essendo nutrizionalmente simili alla frutta secca – come le noci, le mandorle e le nocciole – le arachidi appartengono alla famiglia dei legumi ed è in virtù di questo che sono così proteiche.

Sono molto apprezzate non solo sotto forma di burro da spalmare sul pane o sulle fette biscottate; le arachidi sono deliziose anche come spuntino di metà mattina o per spezzare la fame durante il pomeriggio. Oppure possono arricchire e rendere più golosa una semplice insalata di verdure apportando anche un buon quantitativo proteico: una porzione da 30 grammi di arachidi apporta ben 8,7 grammi di proteine.

Arachidi: ecco come devono essere mangiate

Di per sé le arachidi sono un alimento sano e nutriente. Il problema, come per la maggior parte dei cibi, è il modo in cui vengono lavorate e consumate. Per trarre solo benefici da questo legume, infatti, è importantissimo rispettare determinate condizioni altrimenti fa più male che bene e, a quel punto, meglio non mangiarle.

Arachidi, benefici
Come devono essere consumate le arachidi/ Grantennistoscana.it

Le arachidi contengono nutrienti importanti tra cui l’acido alto oleico, un grasso che fa bene al cuore. Ma non solo: sono ricche di un aminoacido- L-Arginina – in grado di abbassare la pressione. Un recente studio ha dimostrato che consumare 30 grammi di arachidi un paio di volte alla settimana migliora notevolmente la qualità del micribioma intestinale. In particolare le arachidi favoriscono lo sviluppo di batteri essenziali per il buon mantenimento delle pareti dell’intestino.

Infine questo piccolo legume scambiato da tutti per un frutto oleoso, contiene buone quantità di minerali come magnesio, potassio e zinco. Il consumo raccomandato dai medici è di 30 grammi di arachidi almeno due volte alla settimana. Un modo pratico e veloce per consumare le arachidi e frullarle fino ad ottenere un burro cremoso che può essere spalmato sulle gallette di riso, sul pane, sulle fette biscottate o anche aggiunto ai frullati per renderli più proteici.

Il problema delle arachidi è che, per renderle più saporite, spesso vengono addizionati zucchero o sale. A questo punto tutti i benefici di questo alimento vengono vanificati dagli effetti negativi delle sostanze che sono state aggiunte. Lo zucchero, infatti, fa aumentare la glicemia mentre il sale ha effetti negativi sul colesterolo e sulla pressione. Pertanto o le arachidi vengono consumate al naturale o è decisamente meglio non mangiarle.

Impostazioni privacy