Attento se i tuoi condomini non fanno la raccolta differenziata | Ecco a chi arriva la multa, nuova legge

Che succede se l’amministratore di condominio riceve una multa perché un proprietario non ha fatto la raccolta differenziata? Vediamo cosa dice la legge. 

In tutti i condomini, o quasi, c’è il furbetto di turno che pensa solo per sé e ignora le regole comuni, tanto a rispettarle ci penserà qualcun altro. Vale anche per la raccolta differenziata. Il problema si pone nel momento in cui l’amministratore riceve una multa dagli organi competenti per il mancato rispetto delle norme sulla differenziazione dei rifiuti. Chi paga in questi casi?

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Differenziare i rifiuti è indispensabile per la salvaguardia del nostro ambiente – AnsaFoto (Grantennistoscana.it)

Innanzi tutto ricordiamo che chi non rispetta la raccolta differenziata rischia una multa di importo variabile a seconda della gravità dell’inadempienza. Molto spesso le multe sono condominiali, visto che i contenitori per la raccolta sono comuni. Ma di solito la colpa è attribuibile a uno o pochi condomini. E qui cominciano i guai.

Il “cavillo” sulla raccolta differenziata che può costarci molto caro

Chi può dormire sonni tranquilli è l’amministratore: non è tenuto a contribuire al pagamento della multa, a meno che abbia concorso personalmente alla violazione. Lo conferma la Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso di un condominio e della società che lo rappresenta, chiarendo che in questi casi l’amministratore non può essere considerato responsabile in solido.

La multa per chi non esegue la raccolta differenziata, o non la fa correttamente, può essere comminata dalle Forze dell’ordine e dall’assemblea condominiale. Nel primo caso, se gli agenti non riescono a identificare i responsabili devono procedere a un verbale contro l’intero condominio. Il verbale sarà poi notificato all’amministratore, il quale richiederà il pagamento della multa in base ai millesimi di proprietà dei singoli condomini. Della serie: per colpa di uno o di pochi ci rimettono tutti.

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Sempre più stringenti le nuove norme sulla raccolta differenziata – AnsaFoto (Grantennistoscana.it)

Tuttavia, prima di richiedere il pagamento, l’amministratore deve fare tutto ciò che è in suo potere per individuare il trasgressore. A tal proposito va ricordato che, in linea generale, il condominio è un ente di gestione, privo di personalità giuridica, per cui non può essere multato. Solo i singoli condomini possono esserlo. Multe “generiche” al condominio sono spesso illegittime, visto che anche per gli illeciti amministrativi la responsabilità è personale. Il verbale deve quindi indicare con precisione il soggetto colpevole, oltre agli estremi dell’illecito, con il supporto di prove valide.

Ma i regolamenti di alcuni comuni italiani superano questo principio generale del diritto, ammettendo i verbali indirizzati al condominio. Nel nostro ordinamento prevale sempre la legge di gerarchia superiore, per cui in linea generale i verbali intestati al condominio si possono considerare illegittimi. La giurisprudenza però è ambivalente riguardo all’interpretazione dei verbali “collettivi”. Spesso bisogna dunque rivolgersi a un avvocato e, se ne sussistono i presupposti, impugnare il verbale entro i termini previsti dalla legge. Altrimenti la spesa dovrà essere suddivisa fra tutti i condomini.

Una via alternativa è quella della multa interna al condominio, decisa dall’assemblea nei confronti di uno o più condomini per le violazioni del regolamento, se quest’ultimo disciplina anche le modalità di raccolta differenziata. Ma di lì alla lite il passo è breve…

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