La truffa del portachiavi, una modalità furba e rischiosa che permetterà di svuotare casa in un secondo, senza accorgersene.
Tra i reati più comuni il furto e la violazione di domicilio sono molto frequenti. Solitamente, aleggia sempre molta angoscia, soprattutto quando si decide di partire per una vacanza, perché è facile che i ladri facciano capolino, svuotando quanto di più prezioso e affettivo possano trovare. Ricordi d’infanzia, dispositivi tecnologici e qualche piccolo risparmio, magari conservato tra le mura possenti della propria dimora, ritenuta ingenuamente più che sicura.
Oggi si è accresciuta la tendenza a richiedere l’installazione di allarmi antifurto e ciò si evince anche dalla frequenza con cui viene trasmessa la pubblicità di questa tipologia. Infatti, il Codacons ha illustrato quanto il fenomeno sia in aumento, sciorinando alcuni numeri: è stato stimato 500 rapine al giorno nelle abitazioni, ovvero ogni 3 minuti. Un dato impressionante che incrementa così un fondato timore nelle famiglie.
Oltretutto, recentemente, si è tornato a parlare della cosiddetta truffa del portachiavi. Una modalità che permette di intrufolarsi di soppiatto in casa altrui, svuotandola. Una situazione che fa tremare, pensando alle chiavi della propria residenza e cercando di nasconderle quindi nell’ultimo vano della borsetta, lontano da occhi indiscreti. Di seguito perciò si riportano tutti i dettagli.
Portachiavi, quella truffa che ti svuota casa in poco tempo
Ma come tutelarsi dai ladri per prevenire furti in casa? I suggerimenti possono essere molteplici e primo fra tutti riguarda proprio quello di mantenere una certa presenza nell’abitazione, fingendo sempre che ci sia qualcuno. Infatti si consiglia, ad esempio, di tenere la televisione accesa, a volume udibile dall’esterno, nel caso si debba uscire per breve tempo. Importanti anche le chiavi, ricordandosi di non lasciare mai i doppioni all’interno del portaombrelli o sotto lo zerbino.
Ma purtroppo i ladri si sono adeguati alla società attuale, grazie alla tecnologia, inventando stratagemmi sempre più sofisticati. Tra questi, si menzioni la truffa del portachiavi correlata all’installazione di microchip che possono leggere i codici delle chiavi della macchina, tentando così di rubarla. Naturalmente si fonda anche il rischio che la svuotino e ancor più gravoso se all’interno di essa rinvenissero anche quelle di casa, il furto sarebbe assicurato.
Come avviene la dinamica furfantesca? Ebbene! Essa si svolge attraverso l’elargizione gratuita dei portachiavi, come se fossero dei gadget in omaggio, presso esercizi come benzinai e centri commerciali. Li offrono con la consapevolezza, presto, di poter accedere alla nostra privacy, captando quindi dati coperti da segreto. Si presti molta attenzione quindi a tali situazioni e si raccomanda, prima di tutto, di non accettare nessun presente, camuffato in buona fede, dagli sconosciuti. Una regola che si impara fin da bambini ed è valida sempre, in qualsiasi occasione.
Alla luce di quanto illustrato dunque, massima allerta, cercando quanto più possibile di evitare situazioni dal quale è difficile uscirne se non mediante riposta affermativa, tutelando quindi il proprio focolare domestico.
