Firmata nella giornata di Giovedì 27 Aprile dal Ministro della Salute Orazio Schillaci l’ordinanza che disciplina l’uso delle mascherine a partire dal primo di Maggio.
La necessità di utilizzare le mascherine anti-Covid permane: lo ha certificato con un’ordinanza il Ministro della Salute Orazio Schillaci, nella giornata di Giovedì 27 Aprile. Attraverso l’ordinanza il Ministero ha prorogato l’obbligo di indossare i “dispositivi di protezione individuale” – appunto le mascherine – per alcuni specifici ambienti, settori ed operatori.
Inoltre, sempre nell’ordinanza sono stati indicati gli ambienti in cui l’obbligo decade, ma in cui indossare la mascherina resta consigliato, e gli ambienti in cui non risulta necessario nemmeno il consiglio di indossarla. Senz’altro quindi si tratta di un leggero abbassamento dei livelli di guardia, ma che lascia emergere il permanere dei rischi di contagio: in altre parole, per quanto la situazione sia profondamente migliorata rispetto agli scorsi anni, il Covid è tuttavia ancora in circolazione.
E i dati ufficiali riguardo a nuovi casi di infezione, tamponi effettuati e tasso di positività nonché del numero di deceduti a causa del Coronavirus sono forniti settimanalmente dal Ministero della Salute attraverso il proprio sito web istituzionale e disponibili per chiunque intenda mantenersi costantemente aggiornato. In quanto alla proroga ed alle nuove limitazioni, scopriamo quindi i provvedimenti in vigore a partire dalla prossima settimana.
Obbligo mascherina: dove resta e dove viene eliminato a partire dal primo di Maggio
Come dichiarato dal Ministro Schillaci all’Ansa, l’obbligo di indossare le mascherine verrà prorogato all’interno delle RSA, dei Pronti Soccorso e dei reparti di malattie infettive degli ospedali. Sempre all’interno degli ospedali, decadrà l’obbligo invece per le aree di ristorazione, come in bar e mense, e nelle sale di stazionamento, senza nemmeno la raccomandazione all’utilizzo.
La discrezionalità rimarrà invece per gli studi medici e pediatrici, dove il personale responsabile potrà decidere quale utilizzo far rispettare in base a situazioni contingenti, come ad esempio nei casi di presenza di pazienti immunodepressi, fragili ed anziani. Margine di discrezionalità viene inoltre concesso anche ai direttori sanitari di ospedali e strutture sanitarie, che potranno dunque agire in base alle proprie specifiche necessità.
A riguardo, il dottor Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha commentato di ritenere le misure soddisfacenti e ragionevoli e di apprezzare il principio di discrezionalità tramite il quale è possibile consentire alle strutture maggior flessibilità nonché di effettuare valutazioni specifiche in base ad ogni singola circostanza.
