Paolo Canè, il re della Coppa Davis cosa fa e com è oggi

Chi ha vissuto l’epoca d’oro della Coppa Davis non può non ricordarlo. Paolo Canè ancora oggi vive di tennis, ecco cosa fa. 

Il tennis italiano gli deve molto, ma soprattutto i tanti appassionati lo hanno sempre amato e sostenuto. Cuore e grinta da vendere, Paolo Canè rientra certamente nella sfera degli indimenticabili.

Paolo Canè coppa davis tennis
Paolo Canè, il re della Coppa Davis (Fonte Facebook Paolo Canè) Grantennistoscana.it

Nello sport si dice che conti più il cuore che il numero delle vittorie o dove ti trovi in classifica. In questo senso Paolo Canè è stato un grande esempio nel mondo del tennis internazionale. Occhi azzurri e sguardo di chi non molla mai, il tennista bolognese è ricordato da tutti coloro che hanno seguito il tennis a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta.

Paolo Canè, le vittorie che hanno segnato un’epoca

Paolo Canè è stato numero 1 italiano per 191 settimane, mentre nel ranking ATP è arrivato alla posizione 26 nell’anno 1989. Il tennista bolognese, specialista sulla terra rossa, vanta 4 tornei Challenger e 3 tornei ATP vinti (e 5 finali raggiunte).

Vittorie storiche Paolo Canè
Paolo Canè e Adriano Panatta nel 1993, vittoria in Coppa Davis contro l’Australia (Fonte Instagram @paolocaneofficial) Grantennistoscana.it

Rovescio a una mano e volée potente sono stati i marchi di fabbrica su cui Paolo ha potuto sempre contare, assieme al dritto che andava di precisione e potenza su tutti i campi. Gli esperti indicano nel servizio poco efficace e alcuni infortuni i punti a sfavore di una carriera che avrebbe potuto dare a Canè e al tennis nostrano molto di più.

Paolo è stato protagonista di alcuni match storici, come quello a Wimbledon nel 1987 contro l’allora numero 1 al mondo Ivan Lendl, partita giocata in due giornate con un totale di 5 set. E ancora, vittorie importantissime contro pezzi da novanta come Goran Ivanisevic, Jimmy Connors, Stefan Edberg, Pat Cash e Mats Wilander.

La vittoria storica contro Mats Wilander

Paolo Canè ha fatto parte del periodo d’oro italiano della Coppa Davis, quando i campioni nostrani hanno realizzato un vero e proprio Dream Team. Diego Nargiso, Omar Camporese e Paolo su tutti, la squadra italiana negli anni Novanta ha fatto sognare in tanti.

La Coppa Davis negli anni Novanta ha regalato soddisfazioni agli appassionati italiani, con vittorie storiche delle quali Paolo Canè è stato protagonista. La più famosa è senza dubbio quella a Cagliari durante la Coppa Davis del 1990, contro Mats Wilander.  Passato il turno contro la Svezia – in molti ricordano la vittoria al singolare contro Jonas Svensson, grazie anche al suo incredibile cambio di ritmo – si trova di fronte all’ex numero uno Mats Wilander, in un match che ha segnato la sua storia personale e quella del tennis italiano.

Un’impresa gloriosa, quella di Canè contro Wilander, un match tutto cuore e grinta fino all’ultima goccia di sudore che ha fatto impazzire gli spettatori italiani. Un tifo da stadio ha accolto e accompagnato Paolo verso una vittoria sofferta quanto voluta. Canè-Wilander finisce così: 6-4 3-6 4-6 7-5 7-5, un match del quale resta impresso uno scambio entrato di diritto nella storia del tennis.

A commentare quella partita c’era la voce del tennis, il grande Giampiero Galeazzi, che assieme al tifo di Cagliare è impazzito quando Canè ha realizzato la splendida volée in tuffo che tutti ricordano. “Wilander gli si era opposto in maniera eroica, ma Paolo ha avuto la forza ancora dell’ultimo colpo e ora è caduto morto. Emozioni che solo la Coppa Davis sa dare“, fu il commento dell’amatissimo “bisteccone“.

Paolo Canè e il tennis oggi

Oggi a 58 anni Paolo Canè vive e respira ancora aria di tennis, la sua passione più grande che non l’ha mai abbandonato. Una carriera finita sui campi, ma che continua come insegnante nella sua scuola tennis a Gorle, nella provincia bergamasca.

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Paolo Canè oggi è un commentatore televisivo (Fonte Instagram @paolocaneofficial) Grantennistoscana.it

In una lunga intervista a Tennisfever, Canè ha spiegato che la sua scuola tennis è “un ambiente tranquillo con 30-35 ragazzi, lavoriamo molto soft. L’obiettivo principale è portare avanti dei valori importanti: il divertimento e l’impegno, cercando ovviamente anche di giocare bene a tennis“.

L’obiettivo del campione è di non mettere mai pressione ai ragazzi, ma di mettere sempre al primo piano la passione per il tennis, nel rispetto della crescita fisica e mentale che non è per tutti la stessa. Ma oltre ad insegnare, Canè da anni è anche commentatore televisivo dei match più importanti.

In occasione dell’intervista a Tennisfever, Paolo Canè ha spiegato quanto sia appassionato del suo lavoro di commentatore televisivo, un modo per restare in primo piano nel mondo del tennis, anche se in un ruolo diverso.

Mi entusiasmano tutte le partite che commento. Però dico sempre che un bel film lo fanno gli attori, così come un bell’incontro lo fanno i giocatori“, ha spiegato, che è impegnato nel ruolo di commentatore sia con la Rai che con l’emittente Eurosport. E la speranza è che Paolo possa commentare altre vittorie storiche come quelle che ha regalato al tennis italiano nel corso della sua carriera.

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