Quali alimenti non vanno assolutamente lavati prima di cucinarli: tre sono insospettabili

Anche se lo facciamo praticamente con tutti i cibi, ci sono alimenti da non lavare prima di cuocerli: si tratta di sicurezza alimentare.

Sembra un paradosso, soprattutto considerando che il motivo per cui sciacquiamo accuratamente gli alimenti prima di utilizzarli è proprio eliminare residui di sporco e di pesticidi che potrebbero risultare dannosi.

rischi lavare cibo
Ci sono degli alimenti che non vanno mai lavati prima della cottura (Grantennistoscana.it)

Anche se lavare il cibo rimane una buona abitudine in linea generale, bisogna sempre tenere in considerazione la particolare natura dell’alimento che stiamo andando a passare sotto l’acqua.

3 Cibi da non lavare mai prima di mangiarli

Il motivo principale per cui è sempre meglio evitare di lavare certi alimenti è che in alcuni casi l’acqua non scivola sulla loro superficie ma viene assorbita. In altri casi è possibile, invece, che attraverso l’acqua utilizzata per sciacquare il cibo vengano contaminati altri alimenti o gli utensili con cui stiamo cucinando.

cibi da non lavare
Pollo, funghi e uova non vanno mai lavati prima della cottura: ecco il motivo (Grantennistoscana.it)

1 – LE UOVA 

Il guscio dell’uovo è poroso, quindi parte delle sostanze che entrano in contatto con la sua superficie esterna penetrano all’interno di esso. Sciacquando il guscio prima di romperlo, quindi, favoriamo il passaggio delle eventuali impurità presenti all’esterno del guscio all’interno dell’uovo che stiamo per mangiare! Se dovessimo incappare in qualche uovo davvero troppo sporco per essere usato così com’è, l’ideale è pulirlo a secco con una spugnetta o con un vecchio spazzolino.

2 – I FUNGHI

I funghi sono costituiti in gran parte d’acqua (ed è questo il motivo per cui si rimpiccioliscono così tanto durante la cottura). Questo significa che la loro struttura, simile a una spugna è progettata per assorbire acqua dall’esterno. Se sciacquiamo i funghi prima di cuocerli “aggiungeremo” altra acqua al loro interno, diluendo il loro sapore. Per evitare di ritrovarsi con funghi che non sanno di niente, anche in questo caso l’ideale è procedere a secco con un panno di cotone asciutto e piuttosto ruvido, con un vecchio spazzolino o con la lama di un coltellino.

3 – IL POLLO

Spesso, soprattutto quando ci accingiamo a cucinare del pollo che abbiamo in frigo da qualche giorno, ci rendiamo conto che la superficie della carne risulta appiccicosa e sgradevole al tatto. La prima cosa che l’istinto ci dice di fare è di sciacquare il pollo in maniera da eliminare quello strato giallastro e sgradevole, ma è una pessima abitudine.

Il grasso superficiale è infatti la prima parte della carne che inizia a decomporsi. Se sulla superficie del pollo hanno cominciato a svilupparsi dei batteri, sciacquando la carne permetteremo a questi batteri di contaminare le superfici, gli strumenti da cucina e gli altri cibi che stiamo preparando. Molto meglio lasciare il pollo così com’è e cuocerlo molto bene a fiamma alta, in maniera da uccidere tutti gli eventuali batteri.

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