Vite al limite, la paziente sconvolge tutti: “Mi costringevano a mangiare davanti alle telecamere ma io ero già a dieta da mesi”

Altra cattiva pubblicità per Vite al Limite: il programma del Dr. Nowzaradan è nuovamente finito al centro delle polemiche.

Ancora un duro colpo per la nota trasmissione Vite al Limite, programma nato negli Stati Uniti nel 2012 e diventato presto uno dei reality più seguiti in Italia. Il format vede protagoniste alcune persone abbondantemente sovrappeso che con l’aiuto dell’ormai noto Dr. Nowzaradan si impegnano a riprendere in mano le loro vite. Molti grazie all’aiuto del medico una volta usciti dal programma riescono a perdere peso tornando così ad una vita normale.

Polemiche Vite al Limite
Una paziente contro Vite al Limite, polemiche verso il format – (Foto: Instagram @younannowzaradan) – Grantennistoscana.it

Altri, invece, non riescono a dimagrire nemmeno con l’aiuto della nota trasmissione. Tuttavia, tra un paziente e l’altro, c’è anche chi attraverso il format subisce una vera e propria gogna mediatica. Perché per quanto gli scopi di Vite al Limite siano certamente nobili, rimane pur sempre una trasmissione televisiva che ha bisogno di alcune dinamiche per mantenere alti gli ascolti.

Proprio di questo ha da poco parlato una delle passate protagoniste di Vite al Limite, nella sua confessione la paziente ha dichiarato di essere stata trattata soprattutto come un ingranaggio da inserire all’interno di un meccanismo ben collaudato. Il racconto della donna ha lasciato il pubblico del format di stucco. La vicenda è finita in tribunale, e non è la prima volta.

Il racconto shock: Vite al Limite sotto accusa

A raccontare il dietro le quinte della show americano è stata Jeanne Covey, una donna che nel giro di poco tempo ha visto le sue speranze venir bruscamente interrotte da quella che è la vera natura del format. Tanta rabbia al termine della sua avventura per la donna trentanovenne che quando erano iniziate le riprese pesava ben 317 chili.

Pazienti contro Vite al Limite
Vite al Limite sotto accusa, il racconto shock – Grantennistoscana.it

Stando a quanto riportato da diverse fonti, Jeanne avrebbe raccontato che prima di iniziare le riprese la troupe avrebbe in un certo senso obbligato la donna ad abbuffarsi di cibo. Questo nonostante la protagonista dell’epoca si fosse già messa a dieta prima di iniziare il percorso con il Dr. Nowzaradan. Tutto questo per rispettare quelle che sono alcune esigenze televisive strettamente legate al format.

Un vero e proprio colpo basso per lei che si aspettava un po’ più di umanità e sincerità da parte del percorso proposto da Vite al Limite. Dopo mille peripezie alla fine la donna è riuscita a perdere quasi 150 chili, arrivando a pesarne 174. Il percorso per tornare ad una vita normale è ancora lungo, ma la donna può ritenersi soddisfatta dei progressi fatti. Ma questa non è l’unica vicenda che ha scosso la Covey.

Il triste epilogo della vicenda, la donna ha portato la produzione in tribunale

Nel corso delle riprese la trentanovenne statunitense ha dovuto infatti fare i conti anche con altri spiacevoli situazioni, come il ricovero della madre. Sentitasi poco bene proprio quando la Covey aveva iniziato il suo personalissimo viaggio. Questo ha spinto la protagonista delle scorse puntate a doversi assentare lasciando la produzione momentaneamente scoperta.

Vite al Limite in Tribunale
La paziente porta Vite al Limite in tribunale, cosa è successo – Grantennistoscana.it

Pare, però, che i vertici di Vite al Limite si sarebbero persino offerti di pagare le spese mediche di sua madre pur di far andare avanti il programma. In ballo ci sarebbero circa 70 mila dollari, l’equivalente di circa 65 mila euro. Soldi che non sarebbero però ancora stati versati dalla produzione, per questo alla fine la donna ha deciso di agire per vie legali. A raccontare tutto è stata lei stessa attraverso la propria pagina Facebook.

Non è la prima volta che succede qualcosa del genere. Un’altra storia che ha diviso gli spettatori di Vite al Limite fu quella di Nicole Lewis, protagonista nel 2020 che non vide mantenute nemmeno lei le promesse fatte. La produzione disse infatti che avrebbero pagato l’affitto durante la sua permanenza a Houston, cosa che invece non è mai avvenuta.

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